Si deve avere un animo d’inverno
Per contemplare questo gelo e i pini
Con le rame incrostate dalla neve;
E avere avuto freddo lungo tempo
Per guardare i ginepri irti di ghiaccio
I rudi abeti nel brillìo remoto
Del sole di gennaio; e non pensare
D’alcun duolo nel gemito del vento,
O nel suono di queste poche foglie,
Voci di una regione visitata
Da quel vento che sempre
Sibila sullo stesso nudo luogo
Per chi ascolta, chi ascolta nel nevaio,
E nulla in sé medesimo, contempla
Là quel nulla che è e che non è.
°
Traduzione a cura di Renato Poggioli, tratta da Wallace Stevens, Mattino domenicale e altre poesie, Torino, Einaudi, “Nuova collana di poeti tradotti con testo a fronte”, I ediz., 1954.
Questo e altri testi di Wallace Stevens si possono leggere sul blog “La poesia e lo spirito” ai seguenti link: parte prima e parte seconda
linguaggio un po’ arcaico, ma… stupenda!
Mi piacePiace a 1 persona
traduzione del 1954…
Mi piacePiace a 1 persona
già!
Mi piaceMi piace
grazie
Mi piacePiace a 1 persona
Stevens, per me, tra i più grandi!
Mi piaceMi piace